martedì 19 giugno 2012

Come andrà a finire?

Non era calcolato, non adesso e non cosi, ma è arrivato in un pigro pomeriggio primaverile.
Un caffè da Galva, un conoscente che vuole liberarsi di una barca, un perchè no, un messaggio a Marco, un "beh certo", siamo li.


Domenica mattina ci presentiamo puntuali al porto, anzi, in anticipo. Cerchiamo, ci guardiamo in giro senza trovare l'oggetto del desiderio.
Poi arriva l'armatore ed ecco che ci mostra la sua "vecchia" e ferita amica, un Alaver Q.R 930.
La draglia, complice il troppo prosecco serale, è un ostacolo inaffrontabile ma ci si affaccia.
Facciamo quattro chiacchere e una piccola scintillina ha gia fatto il suo dovere scatenando il desiderio, parte una piccola offerta dai risvolti potenzialmente immensi.
La macchina informativa gia si muove per trovarle una possibile casa.

48 ore per pensarci che stanno scadendo, altri 120 km per tornare a vederla, riguardarla e capirla.
Sono le 20 e al porto si sente solo una brezza fresca e leggera, qualche peschereccio che manovra e gli immancabili gabbiani che duettano con le drizze mal riposte.


 In un turbinio costante di emozioni si consuma l'attesa, consapevole che, al di la delle altrui decisioni, quella scintilla ha gia fatto il suo e se non sarà lei, sarà comunque, in parte, merito suo.

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